Quando le mani ti tremano lievemente pensando alla lontananza forzata,
Gli occhi trasudano lacrime inarrestabili non potendo fondere le esperienze quotidiane,
Il cuore ti confessa che non può più aiutarti nell'essere ragionevolmente forte,
La mente è ossessiva su un solo pensiero, il suo,
Le orecchie ti dicono che la voce suadente, ma lontana, non placa le ansie,
E nemmeno le parole lette ci riescono,
Non si teme la sofferenza, soffrire significa vivere,
Quello che si teme è che la sofferenza diventi fine a se stessa,
Ed allora ci si chiude, come una conchiglia,
Al fine di proteggere il dolore, la paura di sbagliare, l'amore