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03 ottobre 2013

Povero Cuore

Hai preso il mio cuore,
Lo hai innalzato su un altare di pietre preziose,
Ed esistevano solo aurore variopinte e crepuscoli sensuali,
Amore coraggioso, intenso, vivo, unico... Afflato di vita...
Lo hai ripreso e posto in una caverna buia,
Fuori da lì anche le notti più nere sembrano luminose,
La nebbia fitta si mesce con orridi senza fine,
Il mio cuore, confuso, spaventato, spezzato, incredulo e distrutto si accascia sopraffatto dal dolore...
Preludio di morte...




2 commenti:

  1. Vorrei poterti dire "Cara, la vita risorge anche dalle pozze di sangue raggrumato: la vita è potente, in noi, la vita ci spinge a vivere ancora, nonostante, e ciò è un bene, poiché oltre le siepi, al di là dei roveti, vi sono nuovi incontri, nuovi amori, nuovi splendori che attendono di incontrarci..."
    Vorrei potertelo dire, poiché so che la vita è pura bellezza, e che vale la pena di soffermarci con lei.
    Ma non posso, in sincerità, non posso dirlo, poiché io non so se tutto ciò è reale, oppure un sogno, o un'illusione, o una chimera. E so bene che quando accade, il dolore, lui sì è concreto, reale, tangibile, costante.
    Ciò che ti posso dire soltanto, mia cara, che non è affatto facile morire...

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  2. Ciao Sivvy, era parecchio che mi ripromettevo di tornare a curiosare tra le tue poesie, e poi rimandavo sempre :) Quello che mi colpisce è che suonano tutte profondamente vere, ma questa mi è piaciuta particolarmente, hai tratteggiato delle immagini veramente belle...complimenti!

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Grazie per avermi dedicato del tempo. Sarei felice di avere una tua opinione e/o pensiero a riguardo.